Aprendo la mia casella e-mail ho trovato questa “offerta commerciale indesiderata e non richiesta” (leggasi: spam, in violazione del GDPR e di diverse normative vigenti) che prometteva, a caratteri cubitali:
IL TUO SITO VETRINA IN PRIMA PAGINA SU GOOGLE CON KEYWORDS ILLIMITATE

“Offerte” di questa tipologia rappresentano, a mio avviso, veri e propri tentativi di truffa. Uso questo termine in modo diretto perché, citando l’art. 640 del Codice Penale:
«Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno…»
mi sembra rientrare perfettamente in questa fattispecie!
Cosa è Google e cosa sono le keyword
Per capire perché promettere “la prima pagina su Google”, per di più con “keyword illimitate”, equivale al ciarlatano che sostiene di poter prevedere i numeri vincenti del lotto, è necessario fare alcune premesse fondamentali.
Google è un motore di ricerca, indipendente e privato. Nessuno può “imporgli”
di posizionare un sito in una determinata posizione. In particolare, ciò che interessa è Google Search, il motore che consente di trovare informazioni tra miliardi di pagine web inserendo parole chiave.
Google scansiona il web, indicizza i contenuti e utilizza algoritmi complessi, proprietari e in continua evoluzione, per classificare i risultati all’interno della SERP (Search Engine Results Page).
E le keyword? Sono i termini o le frasi che gli utenti digitano nei motori di ricerca per trovare informazioni, prodotti o servizi online.
- parole singole (es. “scarpe”)
- frasi più lunghe, dette keyphrase (es. “migliori scarpe da running per principianti”)
Perché “keyword illimitate” è una frase priva di significato
L’espressione “keyword illimitate” non ha alcun significato tecnico reale. Le keyword non sono figurine da collezionare né voci da spuntare in un elenco. Ogni parola chiave ha caratteristiche ben precise:
- volume di ricerca
- livello di concorrenza
- intento di ricerca dell’utente
- valore commerciale reale
Inserire centinaia o migliaia di keyword senza una strategia equivale a non fare SEO. Spesso si lavora su keyword irrilevanti, inventate o a bassissimo volume solo per poter dire che “sono state posizionate”.
Risultato? Nessun traffico reale, nessun contatto, nessun ritorno economico.
Nessuno può garantire la prima pagina su Google
Questo è un punto fondamentale: Google non vende posizionamenti organici.
Chiunque affermi il contrario sta mentendo.
Le posizioni su Google dipendono da numerosi fattori, tra cui:
- storico e autorevolezza del dominio
- qualità e unicità dei contenuti
- competizione reale nel settore
- profilo dei link in ingresso
- struttura tecnica del sito
- esperienza utente
- tempo
Anche facendo tutto correttamente, nessun professionista serio può promettere una posizione precisa, tantomeno “la prima pagina” per qualsiasi keyword.
Chi lo fa non offre SEO, ma una promessa commerciale priva di basi reali.
Screenshot, cerchi rossi e scritte “1ª pagina”: perché non sono una prova
Le immagini promozionali mostrano spesso screenshot di Google con cerchi rossi, scritte come “1ª PAGINA” e loghi rassicuranti. Tutto questo non dimostra assolutamente nulla.
È estremamente semplice ottenere uno screenshot “convincente”, ad esempio:
- cercando il nome dell’azienda stessa
- utilizzando keyword inventate
- mostrando risultati localizzati
- usando la personalizzazione della ricerca
- lavorando su siti senza concorrenza
Uno screenshot non è una prova tecnica, ma solo uno strumento di marketing.
Prezzi stracciati e “sconti del 50%”: un altro campanello d’allarme
Una vera attività SEO richiede analisi, strategia, contenuti, ottimizzazione tecnica e monitoraggio continuo per mesi. Proporre tutto questo a pochi Euro, magari con sconti “a tempo”, è semplicemente irrealistico.
Dietro questi prezzi si nascondono spesso:
- automazioni aggressive
- contenuti duplicati
- link di bassa qualità
- tecniche obsolete o penalizzanti
Nel migliore dei casi non succede nulla. Nel peggiore, il sito viene penalizzato.
Il vero rischio: danni al sito e doppia spesa
Il problema non è solo aver speso soldi inutilmente, ma danneggiare il sito: perdita di visibilità, crollo del traffico, penalizzazioni e costi successivi per rimediare.
In questi casi il cliente paga due volte: prima per l’illusione, poi per sistemare i danni.
Come riconoscere un consulente SEO serio
Un professionista SEO serio non garantisce posizioni, parla di obiettivi realistici, spiega cosa farà e perché, lavora per step misurabili e mette tutto nero su bianco.
La SEO non è una scorciatoia. È un lavoro.
Conclusione
Promesse come “prima pagina garantita” o “keyword illimitate” fanno leva su aspettative irrealistiche e sulla scarsa conoscenza tecnica.
Nel web, come altrove, vale una regola semplice: se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è.
Meglio investire con consapevolezza oggi, che pagare due volte domani.


